Ma che musica, maestro?

La musica: come si fa a stare senza? Impossibile! Accompagna i momenti della nostra vita, e quando la sentiamo riviviamo emozioni, sensazioni, immagini che sono dentro di noi.
Quale sarà la colonna sonora nel "giorno più importante di tutti"?

Iniziamo dalla cerimonia in chiesa: organo, violino, quartetti di strumenti a corde e fiati, chitarra, cori e solisti come un soprano o un tenore... Ci può essere un repertorio tradizionale con le classiche marce nuziali, ma alcuni oggi preferiscono musiche meno conosciute, più ricercate. (Comunque sacre, perché i sacerdoti chiedono una certa attenzione!.

In chiesa ci sono momenti prestabiliti, per suonare e quindi bisogna attenersi alle regole. Tuttavia, un momento che mi piace molto - e in cui è concesso avere l'accompagnamento - è l'entrata dello sposo in chiesa con la sua mamma: lo consiglio sempre, perché diventerà un ricordo bellissimo per entrambi.
Al ricevimento iniziamo con la musica per l'aperitivo: ci possono essere gli stessi musicisti che hanno suonato in chiesa e allora avremo musica classica o forse cambieremo genere e avremo musica jazz o etnica. In genere all'aperitivo ci viene richiesta l'esibizione live, mentre per il ballo ci vuole proprio il DJ.
Gli sposi naturalmente danno sempre indicazioni sulla musica che preferiscono, soprattutto per i momenti fondamentali del taglio della torta e del primo ballo. E qui non ci sono regole: dai grandi successi italiani (in cui si sceglie più che altro il testo) a pezzi stranieri di tendenza, o ancora ai classici evergreen.
Il primo ballo ci porta all'inizio delle danze e qui viene fuori tutta la bravura del DJ: va bene seguire le indicazioni, ma bisogna anche capire il tipo di invitati e fare in modo che si divertano... Imperativo, mantenere la pista piena per più tempo possibile.

(Ma con i nostri DJ siamo tranquilli: sono bravissimi!)

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