Elena e Pietro
Sono così tanti gli argomenti di cui posso parlare quando si tratta di nozze che non so da che parte iniziare. (E poi magari non mi fermo più). Mi sembra molto bello poter raccontare un matrimonio, proprio perchè sono anni che me ne occupo e ci sono davvero tante cose da dire.
Dopo averci pensato un po', ho deciso di iniziare con un matrimonio molto “ligure" - almeno per quello che riguarda il tema conduttore.
Parliamo delle nozze di Elena e Pietro, che liguri non sono ma hanno capito perfettamente l'atmosfera che si respira nella nostra villa e hanno voluto lasciarsi ispirare da noi per il loro ricevimento di nozze.
Immaginate: un pomeriggio di piena estate, moltissimi invitati, la maggior parte giovani amici degli sposi. Ci sono tutti i presupposti per una bellissima festa. Menu rigorosamente ligure con un lunghissimo aperitivo, anzi lo definiremo un antipasto a buffet, e poi a tavola un primo e un secondo: primo piatto al pesto e branzino al sale. Gli sposi amano la nostra cucina e non si vogliono allontanare dalla tradizione. Infine una grande torta alla frutta, brindisi ed ecco il momento del ballo.
Il gazebo quel giorno era bellissimo con le tovaglie bianche e i copri tovaglia in lino tinta naturale; i tovaglioli erano legati con lo stesso tessuto e decorati con un rametto di rosmarino, selezionato uno per uno, scegliendo le puntine più tenere. Le erbe aromatiche ci hanno accompagnato in tutto l'evento: i nomi sui tavoli erano tutti nomi di piantine che spesso in Liguria usiamo per cucinare: basilico, origano, timo. Abbiamo sfogliato libri di scienza per cercare i nomi più belli.
Le bomboniere, per rimanere nel tema, legate con lo stesso lino e il rosmarino, erano un canovaccio con timbrato un rametto di piantine aromatiche, bellissime.
Poi, i fiori, sui tavoli e sui buffet: tutto bianco, con tutta la fioritura estiva, dall'agapantus, all'ortensia, dall'ornitogallo, al lisiantus. Grandi vasi in vetro come potrebbe preparare una brava padrona di casa per i suoi ospiti. E le candele, tanti lumini in sacchettini di carta appesi agli alberi, torce, padelle romane, lanterne. Un' atmosfera magica.
Forse vi domanderete come era la chiesa: fiori bianchi, come al ricevimento, strumenti a corda per l'accompagnamento musicale, ventagli in paglia per affrontare il caldo di quelle ore.
Partecipazioni, libretti della messa e menu scritti a mano dal calligrafo e poi stampati in verdone scuro su carta riciclata.
I segnaposti appesi a un canforo con un cordino di lino tinta naturale.
Un gruppo jazz composto da una decina di elementi ha creato la colonna sonora dall'aperitivo fino al taglio della torta. Davvero bravi, piacevoli e simpatici: un gruppo che suona camminando e spostandosi di continuo, così tutti riuscivano a godersi la loro musica.
Dopo la torta il Dj ha preso in mano la serata, e direi anche di buona parte della notte, complici l'open bar con barman, dolcetti e confetti.
E come erano gli sposi? Belli, tutti e due, molto eleganti, la sposa con un abito di Elie Saab che era assolutamente adatto a lei, con un bouquet di agapantus che completava il quadro.
Al ritorno dal viaggio di nozze, Elena e Pietro hanno ringraziato tutti con una cartolina di loro due al matrimonio che ora tengo tra le cose che mi piacciono di più, in un portacarte sulla scrivania dello studio.
Cari Pietro e Elena, se mi leggete e vi siete riconosciuti, il messaggio è per voi: mi ha fatto davvero molto piacere organizzare il vostro matrimonio e vi saluto con affetto.