La perla splendente di Papa Francesco

Papa Francesco a Genova: un evento eccezionale che ha coinvolto la città in un modo che non avrei mai immaginato. Ho vissuto intensamente questa venuta. Le strade deserte, la città vuota, un'atmosfera di serenità, di attesa di qualcosa di buono che stava per succedere.

Ho seguito la diretta tv dall'arrivo fino all'incontro con i giovani alla Madonna della Guardia e poi ho raggiunto il punto indicato sul mio pass per seguire la messa. Un pass che non speravo più di riuscire ad avere, ma tra le cose straordinarie di questa giornata c’è anche questa: un uomo gentile, un poliziotto, che aveva un pass in più e me l’ha regalato. Non so dire quanto mi abbia fatto felice.
Mi ha emozionato la messa celebrata dal Papa. La Comunione, la Benedizione, i canti, le preghiere. Sentire questo Papa che muove le folle, una sua parola, un gesto e si scatena un applauso, un'acclamazione da stadio.
Sui temi dell’Ilva ha posto l'accento sulla necessità del lavoro come dignità per l'essere umano. In Cattedrale e al Santuario ha parlato di coraggio, orizzonti, dinamicità: concetti che ha sviluppato sia con la comunità religiosa che con quella dei giovani. Coraggio di raggiungere le nostre mete, orizzonti da valicare, non essere statici, ma andare verso gli altri, parlare alle persone, guardarle e sostenerle, saper stringere le mani.
Un concetto espresso dal Santo Padre e che riassume quello su cui Francesco vorrebbe che tutti riflettessimo: "Fraternità, non si quota nella borsa dei valori".

Una giornata memorabile per la nostra città, “una perla splendente” come l'ha definita il Cardinale Bagnasco nel saluto al Papa, avvolta dal vento, custodita da una conchiglia fatta di mare e di monti, di cielo e di terra. 80mila le persone che hanno accolto Papa Francesco: "Non siate turisti della vita, ma guardatela in faccia e vincete ogni superficialità" ci ha detto. In quegli istanti sono convinta che tutti pensavano di poterci riuscire.

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