From The National Wedding Show UK to SposiExpo IT: due mondi a confronto
In febbraio a Londra, ma si ripete a Manchester e a Birmingham: è il The National Wedding Show, la fiera sul wedding più prestigiosa d'Europa. Come Wedding Planner e come Location Manager ho progettato di andarci: volevo capire che cosa ci può essere di più o di meglio rispetto a quello che propone il mercato in Italia.
Poi tutto mi ha incuriosito e ho ricavato tantissimi spunti che si tramuteranno presto in idee per i miei ricevimenti. Intanto diciamo a chi ritiene superato lo strumento della fiera di settore che il Wedding Show era pienissimo di espositori e di visitatori paganti. Lo sapete, l'ho scritto tante volte, noi crediamo nelle fiere, soprattutto a quelle del circuito di SposiExpo. Così mi viene spontaneo metterle l’una di fianco all’altra: le fiere di SposiExpo non sono meno belle rispetto al The National Wedding Show, hanno la stessa formula, ci si respira lo stesso fermento – che è poi quello che si avverte quando il lavoro funziona perché è bene organizzato. Siamo spesso portati a pensare che all'estero sono più bravi di noi e, in particolare, per Londra che a volte sembra il centro del mondo, abbiamo una sorta di soggezione non del tutto giustificata. A me è sembrato piuttosto che le differenze siano da ricondurre al diverso contesto storico e sociale, alle diverse abitudini dettate dalle tradizioni dei due Paesi.
A Londra abbiamo visto moltissimi vestiti da sposa e per il suo seguito: sfilate brevi ma continue, durante tutta la giornata. Un particolare che mi è piaciuto moltissimo è che le spose possono provare gli abiti e li possono acquistare direttamente in fiera, con uno sconto. Ed erano tantissime le ragazze che affollavano i camerini dell'Olympia Station. Altra originalità che mi ha divertito, era un'area riservata ai massaggi per i visitatori stanchi di girare in una fiera di così grandi dimensioni, magari carichi di brochure – io però non ho ceduto! Moltissimo rilievo hanno avuto le stationery, e così anche il trucco e parrucco, con prove pratiche e stage. Protagoniste indiscusse, poi, le wedding cakes. Numerosissime anche le esposizioni di gioielli, diademi, collane, orecchini: viene da pensare che gli inglesi abbiano nel loro dna l’imprinting dei gioielli della corona... In Italia, invece, alle fiere di SposiExpo ho riscontrato una maggiore varietà di tipologie di espositori: ci sono anche moltissimi fotografi, fioristi, allestitori, location, designer e artigiani di bomboniere, agenzie di viaggi, store per liste nozze e corredi, compagnie per l’animazione, arredi per ricevimenti e tanto altro. E qui sta il bello e il valore dell'organizzazione italiana. Credo che un giorno tornerò al The National Wedding Show, magari anche per prenotare uno spazio per proporre le nostre belle ville e L' Esedra di Santo Stefano agli europei che vogliono sposarsi in Italia – sempre che non arrivi una London SposiExpo...