Innamorati dell'amore
Illustrazione di Roberta Sapino
Non posso quindi tirarmi indietro di fronte a San Valentino! Proprio io che tutti i giorni tratto con coppie sedute davanti a me e si vogliono sposare.
L'amore li ha spinti a prendere la decisione, ma - eccetto rari casi - la frenesia dell'organizzazione del matrimonio ruba il primo posto al sentimento puro.
Il giorno di San Valentino, però, anche le spose dovranno ricordarsi del loro sposo. Perché ci aspettiamo sempre che sia lui a riempire la casa di lei di rose rosse, tante quanti sono gli anni di lei, tante quanti sono i giorni in cui lui ama lei, tante quanti sono i giorni che li porteranno all'altare, ma cosa fa "lei" per "lui" il giorno di San Valentino?
Per esempio -stando al cliché - lei potrebbe per un giorno seguire lui in uno dei suoi sport preferiti, oppure guardare una partita di calcio in TV, oppure preparare una cenetta intima, invece che uscire: insomma, fare qualcosa – magari non esattamente quello che le piace – che appaia come un dono, una dedica. Lui potrebbe semplicemente fermarsi un momento ad ascoltarla (ah, gli uomini!), oppure potrebbe accompagnarla in giro in qualche outlet, lui che detesta lo shopping. In fin dei conti l'amore non è anche questo? Fare qualcosa per l'altra persona che non ci è del tutto naturale? Io, per esempio, che parlo tanto (e in questo caso scrivo) per fare contento mio marito il 14 dovrei arrivare a casa almeno un'ora prima di quello che faccio di solito (sarà impossibile, ho un incontro con una sposa che vive all'estero, viene in Italia per stare con me due giorni e organizzare il suo matrimonio). Naturalmente ci proverò lo stesso... anche perché, seppure non ci riesca mai, ci provo quasi tutti i giorni.
Perché San Valentino, poi, è la festa degli innamorati, ma certo non solo dei ragazzi: forse è più difficile amare quando si è già grandi, ma quando ci si riesce è anche più intenso e forse più bello. E poi, se ampliamo il concetto di amore, possiamo pensare a cosa amiamo: siamo innamorati dei nostri bambini, prima di tutto, della nostra famiglia, degli amici, del lavoro, delle nostre passioni.
Quindi tutti possono festeggiare il 14 febbraio, perché l'aspetto che non mi piace per niente delle feste in genere è che qualcuno che non fa parte della “categoria” si senta escluso. Vedendo invece la festa da questo punto di vista possiamo fare gli auguri a tutti: fidanzati, sposati, single convinti o costretti, ai nostri sposi, a quelli che ci hanno scelto per realizzare il loro sogno, ai Valentini e Valentine e, perché no, a me. Volete sapere io di cosa sono innamorata? Dell'AMORE. Naturalmente.
Illustrazione di Roberta Sapino