Buoni propositi per il 2014
Illustrazione di Roberta Sapino
I buoni propositi. Chissà perché a inizio anno ci sentiamo in dovere con noi stessi di impegnarci in "imprese impossibili"... Per esempio, ripetermi ogni mattina che dovrei andare a correre, o almeno in palestra. Oppure rinunciare al cioccolato (rigorosamente fondente) o a un aperitivo, o a una pizza con una birra artigianale ghiacciata.
E poi, tempo di vita e il tempo di lavoro: devo propormi di tornare a casa prima alla sera, trovare il tempo per guardare i cartoni animati o leggere un libretto con il mio bambino, accompagnare mio marito a una mostra di antiquariato, insomma ritagliare spazio per la famiglia e lasciare qualche momento anche a me, per rilassarmi, riposarmi, stare tranquilla.
Altri propositi? La mia lista di imprese impossibili prosegue con: fissare gli ultimi appuntamenti non più tardi delle cinque nel pomeriggio, tenere in ordine la scrivania (compito difficilissimo), archiviare tutto ciò che riguarda il lavoro con un senso logico (compito forse anche più difficile). Potrei continuare, ma il concetto è chiaro: perché i buoni propositi sono sempre irrealizzabili? Perché molto spesso la nostra vita è frenetica e quello che dobbiamo fare prende il sopravvento su quello che sarebbe bello fare. Poi se ti piace il lavoro che fai è ancora più difficile...
Vediamo quindi di esplorare qualche proponimento che potrà invece concretizzarsi: organizzare al meglio il lavoro, questo sì che è possibile. A Sestri Levante, dietro ogni ricevimento, c'è tantissimo lavoro che, se ben organizzato, risulta più facile e dà a tutti la possibilità di muoversi e in piena autonomia. Ecco, questo è un proponimento che assolutamente voglio portare a buon fine!
Più in generale, mi piacerebbe anche – considerato anche l'ambiente in cui lavoro: campagna, natura, cose genuine - sviluppare tutto ciò che è ecosostenibile. Quindi il matrimonio green, con l'utilizzo di materiali naturali, nelle partecipazioni e nelle bomboniere. Lo stesso per la cucina con alimenti a km zero, che in parte già portiamo avanti proponendo le degustazioni di prodotti della nostra tenuta nei buffet dei matrimoni.
Un rilievo particolare lo voglio dare alla parte social alla quale prestiamo già molta attenzione ma è uno strumento che diventa sempre più importante e quindi va ulteriormente sviluppato.
Bene, mi pare che i buoni propositi ci siano. Dato che non sono propriamente un tipo tranquillo, se domani scrivo un altro post sicuramente ne aggiungo degli altri. È il bello di fare una cosa che piace: c'è il mondo davanti a noi che ci offre continui spunti, non vorremo mica fermarci di fronte al buon proposito di non mangiare il cioccolato?
Tra l'altro, dov'è che ho letto che non è neanche vero che fa ingrassare?
Illustrazione di Roberta Sapino